Il mondo della televisione si stringe nel dolore per la scomparsa di Paolo Beldì, trovato morto presso la sua abitazione: aveva 66 anni.
Il mondo dello spettacolo e, in generale, della televisione piange la morte di Paolo Beldì. Il regista, lanciato su Fininvest da Antonio Ricci, con show quali Lupo solitario e Matrioska, oltre a Mai dire banzai, è scomparsa all’età di 66 anni. La notizia del decesso è stata data da un’amica, con cui si era dato appuntamento ieri sera presso il circolo di Levo. Secondo quanto riferisce La Stampa, dopo la segnalazione, gli operatori del pronto soccorso hanno raggiunto la casa dell’uomo rinvenendolo senza vita, probabilmente a causa di un infarto.
Chi era Paolo Beldì
Nato e cresciuto nel Novarese, Paolo Beldì aveva mosso i primi passi nell’ambiente delle radio. Si era fatto conoscere e apprezzare soprattutto sul piccolo schermo grazie al lungo rapporto di proficua collaborazione con Fabio Fazio. Fu proprio accanto al presentatore che (accesso sostenitore della Fiorentina) trascorse il periodo migliore della propria carriera. Fu per l’appunto di Beldì la regia di un programma chiave dei palinsesti Rai come Quelli che il calcio, che diresse per ben sedici stagioni, dal 1993 al 2009, compresa la parentesi di Simona Ventura.
Inoltre, Paolo Beldì vanta nel curriculum pure tre edizioni del Festival di Sanremo e un sodalizio con Adriano Celentano. Fra gli altri, ha curato trasmissioni del calibro di Svalutation, Francamente me ne infischio e Rockpolitik. L’ultimo fra i suoi progetti in televisione con il ragazzo della via Gluck fu Rock Economy, format andato in onda su Canale 5 dall’Arena di Verona.
Il saluto struggente di Simona Ventura
Amatissimo dai compagni di lavoro, diversi personaggi pubblici gli hanno voluto dedicare un pensiero via social. Tra questi Simona Ventura, che ha scritto: “Quando sono arrivata a @quellicheilcalcio nel 2001 ho pensato quanta fortuna avessi avuto nel vederti ancora lì, in cabina di regia. Sei stato una guida preziosa in quegli anni di risultati strepitosi, uno dei pochi registi che ha creato uno stile, una cifra tutta sua (autore fra noi autori). Non ti dimenticherò mai Paolo e, sinceramente, GRAZIE… te l’ho detto troppo tardi. RIP”.